Literary reviews by Tim Love.
Warning: Rather than reviews, these are often notes in preparation for reviews that were never finished, or pleas for help with understanding pieces. See Litref Reviews - a rationale for details.

Saturday, 31 March 2012

"The Bosphorus Poems" by Max Mazzoli (Book Editore, 2009)

These 24 poems were written in English by an Italian when he was in Turkey. It's a fully bilingual book with his own translations (an acrostic is translated). In the Author's note we're told that

  • all but one of the poems "were written in a rare moment of poetic intensity"
  • "It is an inevitable path of sensations and emotions that allude to encounters and separations. These are seen as the essential archetypes of existence enwrapped in a broader universal context"
  • "If the ships are a symbol of the journey and human wandering, the image of the angel is the ultimate elevation of the figure of the woman. The dolphins are the symbol of guidance and hope. Istanbul is the enchanted place" combining land/sea/sky, West/East, etc.

Provided with this symbol dictionary, the reader might feel more ready to tackle the first poem. It begins

I've been waiting for the guiding dolphins;
They would turn up sooner or later out of the blue

On the verge of unexpected dismay
Overwhelming my eager bewilderment -
An indefinable something,
Something that would quench my thirst.

or deal with the following extract from a later poem

Strolling along the Bosphorus,
I can see dolphins every day,
Like squirrels in London's parks,
Piercing the blue of the water,
Arching relentlessly, while drawing
Perfect circles between air and sea,
Lecturing on the laws of return

I like this second extract. I'm less happy about the first, and it's the style of the first that dominates the book. The observation is converted into a symbol that doesn't ramify or return to the real world, and the gloomy tell-not-show emotions are all too common. Here's the middle of another poem

So empty is the wide desert of this tiny room
When your voice is not present
To placate the demons tormenting my mind.

But just the thought of your dancing hair
Tilting and swinging as you walk past me
It's enough to soothe my hopeless soul

Emptiness, demons, torment, minds, hopelessness and souls are not unusual or evocative enough for me. They're more like evasive generalisations. Here's the end of another poem

I feel the breathing of the wholeness,
Of every single being,
The all-encompassing soul
To whom we all belong,
To which we all return.

This time we have wholeness, being and soul - big ideas, but the poems don't help me relate to them. I most like the "I've forgotten the names of the trees" poem.

Queste 24 poesie sono state scritte in inglese da un Italiano quando era in Turchia. Il libro è completamente bilingue, con traduzione del poeta (incluso un acrostico). Nella Nota si spiege

  • tutei le poesie tranne una "sono state scritte in un raro momento di intensità poetica"
  • "Si attraversa un percorso obbligato di sensazioni e emozioni che alludono all'incontro e alla separazione, come archetipi fondamentali dell'esistenza visti in un piu, ampio contesto universale"
  • "Se le navi sono il simbolo del viaggio e dell'umano peregrinare, la figura dell'angelo è l'evevazione ultima della figura femminile. I delfini sono simbolo di guida e di speranza. Istanbul è il luogo d'incanto" dove terra/mare/cielo , Occidente/Oriente, etc si incontrano.

Con questo dizionario di simboli, il lettore può essere pronto a leggere la prima poesia che commincia con

Ho atteso la guida dei delfini;
sarebbero primao poi arrivati, inaspettetamente
come dal nulla

Sull'orlo di un inatteso sgomento
il travolgere del mio sbigottimento smanioso -
un certo non so che, un qualcosa
che avrebbe soddisfatto la mia sete

o leggere questo estratto di una altra poesia

Passeggiando lungo il Bosforo,
vedo delfini, ogni giorno,
come scoiattoli nei parchi di Londra.
Penetrato l'azzurro delle acque,
inarcandosi senza tregua, mentre disegnano
segmenti di cerchi perfetti tra aria e mare,
dando dimonstrazioni sulle leggi del ritorno,

È lo stile del primo che domina il libro (preferisco il secondo) . Le osservazioni sono transformate in simboli che non si ramificano, non ritorna al mondo reale, e le emozioni depresse sono troppo frequenti. Ecco un pezzo di un'altra poesia

È cosí vuoto il vasto deserto
di questa minuta stanza,
quando la tua voce non è presente
a placare i dèmoni che tormentano i miei pensieri

Ma solo l'immagine dei tuoi capelli
che danzano ed oscillano mentre mi passi accanto
è sufficiente ad alleviare il mio smarrimento

Il vuoto, i demoni, il tormento, la mente, la tristezza, e l'anima non sono né insoliti né evocativi. Sembrano generalizzazioni evasive. Ecco la fine d'un'altra poesia

Percepisco l'intero respiro del tutto,
ogni singolo essere,
l'anima totale,
all quale tutti apparteniamo,
verso cui tutti tendiamo

Questa volta abbiamo essere e anima - idea grande, ma le poesie non mi autano a sentirli. Mi piace di più la poesia "Ho dimenticato il nome degli alberi".

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